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venerdì 12 agosto 2016

Consigli per Donne in viaggio… e non solo


Articolo già pubblicato per www.ilmascalzone.it
Tempi duri per i viaggiatori e vacanzieri. Oggi è sempre più importante aggiornarsi prima di pianificare un viaggio o una vacanza: per decidere la mèta bisogna fare i conti con il portafogli, con la salute, con la sicurezza. Il primo passo, per capire quale fetta di mondo possiamo permetterci di desiderare, è informarsi sul sito www.viaggiaresicuri.it per controllare se ci sono controindicazioni sul piano della sicurezza-scontri, attentati, situazione politica instabile, sul piano della salute-epidemie, o malattie che richiedano vaccini, e sul piano meteorologico-rischio di alluvioni, frane, maltempo. Un aiuto in più lo può dare il sito www.economicsandpeace.org che riporta il Global Peace Index, la lista dei Paesi più sicuri dove svetta da alcuni anni al primo posto l’Islanda.
Dopo quest evalutazioni, possiamo dedicarci alla rosa delle mète candidate valutando il budget di spesa, la compagnia -amici, amati, gruppo organizzato, con cui partire, i mezzi con cui spostarsi, le temperature del luogo. Bisogna decidere il tipo di viaggio: fai da te, o tour operator; capitale europea, o viaggio itinerante. L’imprevisto è sempre dietro l’angolo, e quindi bisogna armarsi di una buona dose di pazienza e grinta per affrontare gli imprevisti, in ogni caso. Qualcuno di noi andrà alla ricerca di avventura, in Paesi poco sicuri o praticando sport estremi. Ma il mio consiglio è di non rischiare e di prevenire disastri con una bella valigia piena di buon senso. Vorrei spendere due parole in più per le viaggiatrici, da sole o in gruppi di sole donne. Le donne sono più soggette a rischi rispetto ai viaggiatori uomini, per una serie di motivi: culturali, religiosi, e anche perchè in ogni caso potenzialmente possono essere oggetto di attenzioni sessuali non gradite.
Molto spesso, specie in Paesi poco “moderni”, l’ atteggiamento e l’abbigliamento di una donna sola all’estero possono essere oggetto di misunderstanding, ovvero di equivoci, discriminazioni e fastidiose attenzioni. In India, ad esempio, uno sguardo, o un semplice contatto visivo, possono essere scambiati per “disponibilità”.
E’ importante, prima di recarsi in un Paese, studiarne la cultura: la prima regola per essere rispettate è rispettare le usanze del posto. Ecco alcuni consigli per donne sole, o in gruppo, in viaggio:
- non dire a chiunque in quale albergo vi trovate e quali sono i vostri programmi di viaggio;
- lasciare a parenti o amici una traccia del vostro percorso, meglio ancora lasciare un recapito telefonico fisso oltre al cellulare;
-meglio ancora registrarsi su www.dovesiamonelmondo.it , sito della Farnesina: in caso di emergenze nel Paese – attentati, terremoti etc, si è rintracciabili più facilmente;
- se qualcuno chiede se si è sole, dire sempre che ci sono amici nelle vicinanze;
- preferibilmente, dire che si è sposate e che un incombente marito sta per tornare. In alcuni Paesi una donna non sposata può essere vista come donna di facili costumi.
- chiedere informazioni alle Forze dell’ordine del posto e non a chicchessia;
- in caso di dubbio su dove/come spostarsi, sempre meglio riflettere e non fare scelte avventate;
- procurarsi un allarme antistupro, di quelli con la sirena, utile per attirare l’attenzionein varie situazioni. Se permesso dalla legge del Paese dove vi recate, uno spray al peperoncino in tasca è meglio di un’arma.
- non esagerare mai con l’alcool o con droghe che possono far perdere il controllo: essere lucide è fondamentale per sapersi districare in mille situazioni;
Soprattutto nei Paesi in via di sviluppo è fortemente consigliato non dare nell’occhio, non indossare abiti
appariscenti e attillati, non mostrare sfarzo o portafogli pieni di denaro. Anche fare shopping richiede una certa cautela: per acquisti economicamente “importanti” rivolgersi sempre a buoni negozi e mai lasciarsi attirare in trappole di “affaroni” dietro l’angolo.
Ogni viaggio va pianificato con cura, onde evitare che una piacevole vacanza o un viaggio sognato per tanto tempo si trasformino in una disavventura.
Controllare prima di partire:
-i documenti(passaporto, patente, visto laddove necessario);
-le risorse finanziarie: sempre meglio una scorta di contanti insieme a bancomat e carta di credito; ATTENZIONE, alcuni istituti bancari hanno bisogno che sblocchiate le carte incluso il bancomat prima di usarle all’estero, altrimenti si rischia di rimanere senza soldi;
- le vaccinazioni necessarie e consigliate  e le medicine da portare;
-le opportune assicurazioni di viaggio e sanitarie;
-  il clima che incontrerete onde portare il giusto abbigliamento.
Durante i miei viaggi in solitaria, in Australia come negli Stati Uniti, in India come Papua Nuova Guinea, mi sono trovata diverse volte in pericolo di vita, ma l’esperienza e le precauzioni -oltre che la fortuna- mi hanno salvato. Quindi raccomando a tutti, ma alle donne in particolare: la priorità è “tutti a casa sani e salvi”.

sabato 21 luglio 2012

Alaska: miniguida per viaggiatori di Raffaella Milandri



Come viaggiatrice in solitaria e come fotografa, sento doveroso raccogliere alcuni consigli che sono orientati più al viaggiatore che al turista, a colui o colei che intende il viaggio come esperienza di vita e full immersion in una realtà molto diversa dalla nostra. L'Alaska è l'ultima frontiera e , pur offrendo tutti gli agi moderni, richiede una buona organizzazione e molte precauzioni . Gli spazi da percorrere sono sterminati , i paesaggi sono mozzafiato ; e la natura è la padrona. Se il sogno di molti viaggiatori è quello di incontrare un grizzly o un orso polare, il grande rischio è di mettere a repentaglio non solo la propria vita  ma anche  quella di questi maestosi animali , che rischiano di essere abbattuti in caso di pericolo per l'uomo.  Per viaggiare in Alaska occorre recuperare i nostri sensi  primitivi e utilizzarli : udito, olfatto, vista.
Ecco la mia miniguida divisa per argomenti:
DOVE ANDARE E COME SPOSTARSI
DOVE DORMIRE
DOVE E COSA MANGIARE
ABBIGLIAMENTO
VACCINI E MEDICINE
SOLDI
GUIDE
FOTO
LINGUA
CLIMA
TELEFONO E INTERNET
DONNE SOLE

DOVE ANDARE E COME SPOSTARSI
Solo Anchorage offre una familiare visione di cittadina occidentale , con le sue strade innaffiate di impiegati con valigetta, e cosparse di negozi e locali. Più a nord, Faibanks già fa respirare l'aria della corsa all'oro  e del Grande Nord .   Alcune località sono raggiungibili solo via aerea, come Nome e Barrow, mentre per tutto il centro-sud, passando dal maestoso Denali National Park, poi giù fino alla penisola del Kenai , muoversi in auto è assolutamente consigliabile per potersi fermare in autonomia a osservare panorami unici o a curiosare nel negozio di un cercatore d'oro (come il mio caro amico John, reduce del Vietnam e ora raccoglitore di pepite) o ancora ad assaggiare la favolosa clam chowder (zuppa di molluschi) in un saloon per persone del posto. Ad Homer il paesaggio delle Isole Aleutine con i loro vulcani strappa “wow” a ripetizione, mentre a Seward una gita in barca tra ghiacciai, balene, orche e foche può costare 200 dollari al giorno ma li vale assolutamente tutti. Per andare nella zona a sud est, come la capitale Juneau , e Sitka, piena di angoli di Russia, occorre prendere vari traghetti o l'aereo.
Una sfida per gli automobilisti avventurosi è la Dalton Highway che porta  da Fairbanks fino a Prudhoe Bay: 700 km di strada sterrata fino all'Oceano Artico, costeggiando la Transalaska Pipeline . Un solo paesino di 13 abitanti a metà strada. E lungo la strada orsi, e caribù, e buoi muschiati , e volpi.....Attenzione: solo due agenzie di autonoleggio a Fairbanks procurano fuoristrada adatti al percorso. Tutte le altre compagnie vietano assolutamente la Dalton Highway e non danno copertura assicurativa. Un carro attrezzi può costare anche 10.000 dollari.

DOVE DORMIRE: in generale gli alberghi sono abbastanza costosi ed è difficile trovare sistemazioni al di sotto dei 100 dollari per notte, tranne in alcuni bed&breakfast a condotta familiare.  Se vi inoltrate a est di Fairbanks, vi sono posti per mangiare e/o dormire ogni 200/300 km.

DOVE E COSA MANGIARE:   bistecche e carne di selvaggina sono il piatto forte , insieme a pesce di fiume e di mare : l'Alaska è il paradiso dei cacciatori e dei pescatori.  I prezzi sono abbastanza alti nei ristoranti, ma andando per pub e saloon tutto è più abbordabile. Viste le lunghe distanze, se si viaggia in auto è bene portarsi sempre una scorta di acqua e bevande (attenzione non si possono tenere bevande alcoliche nell'auto, specialmente bottiglie aperte- la polizia può decidere di farvi passare una notte in guardina) e fare rifornimento in uno dei Wal Mart presenti nelle -poche – città.

ABBIGLIAMENTO: assolutamente pratico, e anche senza avventurarsi in sentieri o arrampicate, è opportuno avere dei buoni scarponi , pantaloni robusti e abbigliamento “a cipolla” , ovvero a strati. Mentre in estate si ha una escursione termica durante il giorno (la mattina presto la temperatura può essere sotto lo zero) e si può andare da -5°C a +20°C anche nel raggio di pochi chilometri, d'inverno si passa dal gelo esterno (fino ai -50°C sull'Oceano Artico) al caldo di locali e abitazioni. Canottiera, maglietta, maglione e poi gilet e giaccone, insieme a sciarpe e cappelli, vi renderanno un pochino goffi ma a prova di ogni temperatura. Quando sono andata sui ghiacci, a Barrow in maggio, faceva “caldo”: circa -20°C. Tre paia di pantaloni, tre maglie, due paia di guanti …. quando si è a due ore di slitta da qualsiasi cosa, è meglio premunirsi!

VACCINI E MEDICINE: quando si viaggia è preferibile essere previdenti in materia di salute, perciò  è fondamentale una buona assicurazione sanitaria. Gli Stati Uniti sono tristemente famosi per conti di medici e ospedali veramente salati. In Alaska però vi sono molte zone sperdute prive di assistenza sanitaria .Non serve nessun vaccino, ma una buona farmacia da viaggio (antibiotico, antipiretico, antidiarroico, sali minerali, etc) è fondamentale per viaggiare in autonomia. Importante un buon antizanzare in estate, e in caso di escursioni sui ghiacciai, insieme agli occhiali da sole, un buon collirio e una crema solare ad alta protezione.

SOLDI :  carta di credito indispensabile (anche per noleggiare l'auto) , il bancomat (ATM) può essere utile ma non funziona dappertutto per banche internazionali. Una buona scorta di dollari cash (contanti)  adeguatamente  riposta e suddivisa tra tasche, zaino etc è  raccomandata

GUIDE:  se non siete avventurieri provetti, è sempre meglio procurarvi una guida o una compagnia del posto per addentrarvi “into the wild”, per escursioni  fuori dal mondo civilizzato. Vi sono persone preparatissime che possono togliervi d'impaccio in ogni situazione.

FOTO: Chiedete SEMPRE il permesso prima di fare una foto , e rispettate la dignità delle persone.  L'Alaska è ottima per fotografare panorami e animali selvaggi-portate un buon obiettivo per foto a lunga distanza.

LINGUA: L’inglese è indispensabile per muoversi al di fuori di tour organizzati e per godersi una vacanza in piena autonomia.

CLIMA: Informatevi bene prima di scegliere il periodo del viaggio e la zona da visitare.  In generale, i mesi migliori vanno da giugno a fine agosto, il clima è mite, le giornate lunghe -al nord anche lunghissime- e si può andare pressochè ovunque, in parchi e sentieri.  

TELEFONO E INTERNET: Pur se qualche operatore telefonico italiano fa offerte convenienti , sappiate subito che la copertura in Alaska è estremamente rara, tranne nelle principali città. Se la permanenza è lunga, conviene fare un contratto con un operatore locale , oppure munitevi di carte internazionali prepagate (acquistabili in  molte stazioni di servizio ). Internet è molto diffuso, rete wireless  in alberghi  e internet point per ogni cittadina.

DONNE SOLE: Salvo le solite raccomandazioni sulla prudenza , l'Alaska è un luogo  ottimo per le viaggiatrici: la cavalleria  esiste ancora ed è proprio in questa area degli Stati Uniti. Cortesia e disponibilità  sono davvero diffuse in un paese dove la media di densità della popolazione è al di sotto di un abitante per chilometro quadrato.  E forse proprio per questo aiutarsi l'uno con l'altro è un imperativo.

Raffaella Milandri