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venerdì 2 agosto 2013

CONSIGLI E SEGRETI PRIMA DI PARTIRE



Dopo aver vissuto con gli Innuit sui ghiacci, cercato acqua con i Boscimani nel Deserto del Kalahari , esplorato la foresta pluviale con i Pigmei ed essere stata adottata in una tribù di Nativi Americani, il mio nuovo viaggio in solitaria ad agosto 2013 si preannuncia
estremamente periglioso. La Papua Nuova Guinea si inizia ad affacciare all'orizzonte......
con molti punti interrogativi. Ecco la spunta delle mie cose da fare, che sarà utile per tutti i viaggiatori come promemoria. Sono Raffaella Milandri, viaggiatrice solitaria in fuoristrada,
il fatto di viaggiare da sola e di poter contare solo su me stessa ha creato una grande esperienza.
I miei viaggi sono sempre spartani, e il budget di spesa è importante.

VOLO :
verificare sempre orari, stampare un paio di copie dei biglietti, verificare il bagaglio permesso in kg , e in caso registrarsi come frequent flyer per usufruire di vantaggi e accumulo miglia. Per me, volo su Port Moresby+volo interno su Mount Hagen: ok, a parte la differenza di bagaglio che per la compagnia del volo interno scende da 23 a 16 kg.
ASSICURAZIONE SANITARIA:
fuori dall'Europa, sempre da fare . Ne l mio caso, è abbastanza completa, include spostamenti di emergenza in Paesi vicini dove l'assistenza sanitaria sia più affidabile, e l'eventuale reimpatrio anticipato. Ho aggiunto anche furto e smarrimento bagagli.
VACCINI:
verificare sempre quelli consigliati e quelli indispensabili nel sito www.viaggiaresicuri.it curato dal Ministero degli Esteri. Per la Papua Nuova Guinea la lista è molto lunga; ho aggiunto solo quella per la parotite che mi mancava, e farò la terapia antimalarica, sempre da fare in Paesi a rischio e con clima caldo-umido. Nel mio caso, la Papua ha un alto rischio malarico e di altre malattie portate da zanzare e insetti.
CONTANTI , CARTE DI CREDITO ETC:
porterò con me il bancomat ( attenzione alcune banche chiedono di attivare il prelievo all'estero prima di partire), la carta di credito e una carta prepagata di emergenza(emessa su un circuito bancario alternativo alla carta di credito usuale); infine, una parte di contanti. Il tutto verrà tenuto diviso in varie tasche e scomparti, e questo accorgimento è valido per tutti i Paesi .
E' importante sempre tenere a portata di mano banconote di piccolo taglio di valuta locale, onde non esibire MAI in pubblico una quantità di denaro che potrebbe fare gola ai malviventi.
PASSAPORTO E PATENTE:
conviene fare le fotocopie e tenerle separate dagli originali.
Verificare se occorra o meno la patente internazionale per guidare nel Paese.
In Papua, ad esempio, il Ministero degli Esteri dice che è valida la nostra patente italiana.
MEDICINE ETC:
E' opportuno portare con sè almeno un antibiotico, un antistaminico, cortisone, un antidiarroico e/o disinfettante intestinale, un antinfiammatorio; nei climi caldi un buon integratore di potassio e magnesio, repellente per zanzare e altri insetti, protezione solare. In Paesi a rischio di disagi, portarsi un disinfettante per l'acqua (bere sempre acqua minerale imbottigliata e sigillata, niente ghiaccio e attenzione alla frutta e verdura). Nel caso della Papua, io aggiungerò un kit per aspirare il veleno da eventuali morsi di serpenti (oltre a portare appositi gambali protettivi).
ELETTRONICA , CARICABATTERIE E PRESE DI CORRENTE:
Verificare sempre la presa elettrica in uso nel Paese, anche a questo link http://it.wikipedia.org/wiki/Spina_elettrica . Per la Papua Nuova Guinea è in uso la presa elettrica di tipo A e I. La A è come quella americana ma senza messa a terra. Meglio procurarsi gli adattatori prima di partire! Oggi il bagaglio elettronico è una delle parti più importanti: tablet o smartphone o ultrabook, telecamera, macchina fotografica, GPS.....certo oggi con uno smartphone si può fare tutto, ma io sono all'antica: uno strumento per ogni evenienza. Per l'occasione ho acquistato una piccola telecamera da "indossare" con una imbracatura. Non porterò il GPS, poichè non è disponibile la cartina della Papua. Importante verificare se occorrono altri adattatori da sommare a quello giusto (noi in Italia abbiamo prese di tipo L ma alcuni elettrodomestici possono avere la presa tedesca o francese). Personalmente, niente asciugacapelli o ferri da stiro: non è un viaggio comodo!
PASSWORD, PIN ETC
Scrivete su un foglio , da duplicare e da tenere in posti separati, tutte le password e pin che vi possono servire: cellulare, ma anche per facebook e social network vari, posta elettronica etc etc. Vi eviterete un grande stress !
ABBIGLIAMENTO:
il massimo del comfort è d'obbligo. Alle donne dico: NO a tacchi a spillo, NO a minigonne, NO a scollature. Ovunque nel mondo oggi purtroppo le donne possono essere soggette a violenze. Sicchè, meglio non attirare l'attenzione a meno che non si vada a un party tra amici fidati. In molti Paesi , come anche la Papua Nuova Guinea, è opportuno, specialmente nelle zone rurali, legarsi e/o coprirsi i capelli, e magari indossare maniche lunghe, oltre a pantaloni o gonne lunghi. Che aiutano anche contro gli insetti. Con 5 paia di pantaloni e 8 t-shirts sono in grado di stare via almeno un mese. Una bustina con del detersivo per panni in valigia è ottimo. Sempre utile una canottiera di lana (in caso di escursioni in montagna o bruschi cambi di temperatura) e un giacchino impermeabile. Una buona scorta di calzini ad uso sportivo aiuta la salute dei piedi. Personalmente, ritengo che la calzatura ideale sia uno stivaletto leggero, che protegge le caviglie da distorsioni ma anche da insetti e/o serpenti.
AUTODIFESA:
Nonostante abbia acquistato nella lontana Bangkok uno storditore elettrico, il rischio di essere arrestata per detenzione illegale d'arma esiste.....Consiglio a tutte le donne di nascondersi sempre in borsetta un buono spray al peperoncino. Illegale o non illegale, a meno che non si sia maestri d'ati marziali un minimo di autodifesa è indispensabile! Da aggiungere senz'altro una sirena portatile antipanico: fanno tanto chiasso , richiamano l'attenzione e sono un buon deterrente per cani randagi , lupi e altri animali. Una sirena mi ha salvato la vita dai lupi in Alaska!
MEZZI DI SPOSTAMENTO:
ogni Paese ha caratteristiche diverse. Io preferisco sempre essere autonoma e noleggiare un fuoristrada, prenotandolo prima di partire. Questa volta non è stato possibile, quindi andrò un pò all'arrembaggio contando magari anche su "noleggio" di veicoli privati, e autobus. In Papua niente treni! E i taxi sono sconsigliati a donne sole, a detta del consolato italiano.
PERNOTTAMENTI:
C'è chi preferisce prenotare tutto rigorosamente, chi invece vive alla giornata.
Io amo vivere alla giornata, anche se alle volte mi fermo per cercare un posto per dormire a notte inoltrata, esausta, e poco lucida. Però, l'arrivo in un Paese è sempre il momento di debolezza maggiore. Quindi consiglio di prenotare sempre la prima notte , quando il fuso orario offusca le menti! Per la Papua, non ho fatto programmi tranne il volo interno, e ho prenotato solo alcune notti, quando sarò in prossimità di un famoso festival tribale che potrebbe portare a un tutto esaurito. Gli alberghi in papua sono molto costosi e non c'è molta scelta. Valida alternativa, da verificare in loco, case missionarie .
GUIDE E MAPPE
Rigorosamente occorre prima di affrontare un Paese nuovo leggersi una Lonely Planet , i consigli di www.viaggiaresicuri.it e anche siti per viaggiatori di altri Paesi, come www.smartraveller.gov.au .
Le Lonely Planet più aggiornate sono disponibili in inglese e si possono scaricare dal sito , ad un costo ridotto rispetto al libro vero e proprio. Quando possibile, munirsi sempre di una mappa e verificare le distanze (anche su siti appositi online).

Per ora è tutto, BUON VIAGGIO !
 
NOTE BIOGRAFICHE DI RAFFAELLA MILANDRI

Fotografa umanitaria e scrittrice(Io e i Pigmei, Polaris 2011 e La mia Tribù, Polaris 2013), attivista per i diritti umani dei popoli indigeni, viaggiatrice solitaria, usa le sue foto, libri e filmati come strumento di sensibilizzazione e mezzo di denuncia di ingiustizie e violazioni dei diritti umani. Per i diritti umani dei popoli indigeni, porta avanti campagne e petizioni in favore di boscimani, pigmei e altri popoli vittime di ingiustizie e a rischio di estinzione , divulgando scottanti inchieste . Attualmente Raffaella Milandri sta portando avanti una petizione per la Giornata Mondiale dei Popoli Indigeni con il supporto di diversi Lions Club. Si impegna in campagne informative sul turismo responsabile nei Paesi in via di sviluppo.

Varie le sue partecipazioni televisive e radiofoniche : con Maurizio Costanzo sia su Rai Uno che su Rai Due , su Rai Tre a Alle falde del Kilimangiaro e telegiornale , su Rai Due a TG2 Insieme , su Radio Uno, Radio Due, etc etc . Numerosi gli articoli sui suoi viaggi, su quotidiani e riviste .

mercoledì 15 maggio 2013

Imperdibile per gli appassionati di Nativi Americani: il nuovo libro La mia Tribù



"La mia Tribù: storie autentiche di Indiani d'America" è il nuovo libro di Raffaella Milandri, edito da Polaris, presentato in anteprima al Salone Internazionale del Libro di Torino a maggio 2013.
La mia Tribù di Raffaella Milandri
E' un libro ardito, brillante e provocatorio, che narra il passato e il presente degli Indiani d’America. Il passato, custodito negli archivi della tribù Crow e del Governo degli Stati Uniti, rivela  i pensieri, i progetti , le macchinazioni perpetrate contro gli Indiani dall’epopea della “Frontiera” fino ai giorni nostri. Il presente nelle riserve indiane è invece svelato da incontri e interviste della autrice : suicidi, alcolismo, disoccupazione, razzismo e leggi obsolete minacciano oggi la sopravvivenza delle tribù indiane. Da testimoni viventi, viene alla luce un genocidio programmato negli Stati Uniti alle porte degli insospettabili anni '70. L'autrice racconta la sua adozione presso la stessa famiglia della tribù Crow , in Montana, che ha adottato nel 2008 il Presidente degli Stati Uniti Obama. 
Barack Obama

Ma il viaggio tra i Nativi Americani non finisce qui: antiche leggende, tradizioni, religione  e spiritualità vengono raccontate in modo avvincente e personale. Un libro rivelatore.
Non manca una miniguida per chi vuole viaggiare nelle riserve dei Nativi Americani.
Raffaella Milandri

Raffaella Milandri è scrittrice, fotografa e attivista per i diritti umani dei popoli indigeni. Viaggiatrice solitaria, viene accolta da tribù nei più remoti angoli di mondo e usa le sue foto e filmati  come mezzo di denuncia di ingiustizie e violazioni dei diritti umani. . “Amo le persone semplici, e sono fiera di essere una di loro” dice di sé. Per Polaris è già autrice di “Io e i Pigmei – cronache di una donna nella foresta”.

Come attivista per i diritti umani dei popoli indigeni, porta avanti campagne e petizioni in favore di boscimani, pigmei
e altri popoli vittime di ingiustizie e a rischio di estinzione.
E' spesso ospite televisiva e radiofonica (di Maurizio Costanzo, Licia Colò etc)
Le chiediamo il perchè del suo smisurato amore per i Popoli indigeni.
"Tutto è iniziato quando ero bambina e leggevo i fumetti di Tex Willer,  dalla parte degli Indiani.
Tra l'altro ho avuto la fortuna di avere una amicizia proprio con il compianto editore di Tex, Zagor, Mister No: Sergio Bonelli,
da cui ho appreso lo spirito per l'avventura, ma anche il senso di responsabilità di essere cittadina del mondo e la volontà di lottare contro le ingiustizie. I miei contatti con queste popolazioni ai confini del mondo mi hanno arricchito tantissimo,  loro sì che hanno lo spirito e le caratteristiche dell'Uomo, e hanno una nobiltà che ancora il denaro e l'avidità occidentale non sono riusciti ad intaccare.
Gli Italiani di un tempo, come potevano essere i miei nonni e bisnonni, semplici, onesti e limpidi, rispecchiano tantissimo
l'animo puro dei popoli indigeni. Vanno protetti e salvati, come ultimo patrimonio dell'Umanità."
 
Un momento della adozione nella famiglia Black Eagle, della tribù Crow.

lunedì 19 novembre 2012

Tutta la verità sui miei viaggi in solitaria

Amici carissimi,
viste le tante domande sui miei viaggi, ecco domande e risposte!
Versione da viaggio

Versione "occidentale"

1)VIAGGI DAVVERO DA SOLA?
Sì, assolutamente. Per me è una esigenza: sia per essere libera nei movimenti , sia per essere accolta senza problemi. A chi fa paura una donna sola?
E' anche un modo per mettermi alla prova, per sfidare le mie paure.La disciplina è la mia prima regola, insieme alla preparazione fisica. Per poter spogliarmi della mentalità occidentale , senza preconcetti. E per chi non credesse che viaggio sola: ho le prove e i testimoni che mi hanno incontrato lungo i miei cammini....
2)COME TI FINANZI?
Ho un lavoro primario da libera professionista che, incrociando le dita, mi permette di prendermi il tempo necessario e mi permette di autofinanziarmi. Non ho sponsor, pago tutto io per poter avere la libertà di movimento indispensabile.
3)HAI PAURA?
Ho sempre paura....Viaggiare, e uscire dai binari della mia quotidianità, mi immerge in un flusso di eventi spesso incontrollabili e soggetti ad ogni tipo di imprevisto.
4)COME ORGANIZZI I TUOI VIAGGI?
Normalmente dall'Italia prenoto solo il volo, e in alcuni casi il fuoristrada. Una buona cartina, e uno studio della zona e delle problematiche attraverso libri e internet, mi permette di avere una idea di come muovermi e dove andare, ma non ho mai un programma fisso: lo costruisco giorno per giorno. Alle volte parto per indagare su soprusi a popoli indigeni (pigmei, boscimani, etc) ma non sono mai sicura di riuscire a raggiungere lo scopo del mio viaggio.
5)CHE VITA FAI QUANDO SEI FUORI DA SOLA?DOVE DORMI?
Vita estremamente spartana. A letto presto, anche perchè in molti Paesi non è sicuro girare di notte; e la mattina amo vedere l'alba e mettermi in viaggio presto, anche per catturare fotografie inconsuete e momenti di vita più indiscreti. Dormo in preferenza in alberghi o ostelli, ma sempre modesti; ho il sacco a pelo pronto e in alcuni casi dormo in macchina. Anche il cibo è semplice ed economico.
6)QUANDO VIAGGI  FAI AMICIZIE? VAI A FESTE, VAI A BALLARE?
Faccio amicizie certo, ma sempre e solo con persone del luogo e preferibilmente con persone dei piccoli villaggi. Per me stare con persone semplici, e popoli indigeni, è una sensazione di estremo benessere e ritrovo in me stessa i valori veri della vita. Feste e balli? Non in senso occidentale. Non mi rilasso mai più di tanto , devo badare a me stessa. Ad esempio, non bevo mai alcolici quando sono in viaggio.
7)IL PROSSIMO VIAGGIO?
Sempre incrociando le dita, Nuova Guinea, in solitaria e fuoristrada. Vi sono molte tribù di popoli indigeni e voglio sapere di più sulla loro situazione. Non da turista, ma da attivista per i diritti umani dei popoli indigeni.
8)ALTRI PROGRAMMI?
Sto scrivendo il mio nuovo libro sui Crow e sugli  Indiani d'America. Un libro impegnativo, ma ricco di sorprese per chi ama questo popolo. Il mio sogno è di poter lavorare solo come scrittrice, amo comunicare attraverso le parole scritte ed avere la attenzione del lettore, è un rapporto molto speciale.

domenica 11 aprile 2010

GUIDA PER IL PERFETTO VIAGGIATORE INDIPENDENTE: LA PREPARAZIONE


Una miniguida della viaggiatrice solitaria e fotografa umanitaria Raffaella Milandri.
PREPARAZIONE AL VIAGGIO FAI DA TE ALL'ESTERO: INDISPENSABILI SICUREZZA E INFORMAZIONE
Una raccomandazione: il viaggio fai da te non è per tutti.
Richiede un grande spirito di adattamento e tutta una serie di risorse personali.
E' una esperienza di vita e non una vacanza rilassante.
Che tu sia da solo o in compagnia, sono pressoché indispensabili:
-una conoscenza anche minima della lingua inglese;
-buone tecniche di mimo, per i casi in cui non si possa usare l’inglese;
-buon senso dell’orientamento e buona capacità di leggere le cartine stradali;
-indipendenza economica, con tutto l’occorrente-contanti, bancomat, carte di credito- per far fronte alle spese impreviste;
-buona tecnica di improvvisazione e velocità decisionale per togliersi alla svelta da situazioni sgradevoli, scomode o pericolose;
- facilità nei rapporti interpersonali e capacità di sorridere e trasmettere sensazioni positive a chi incontri.
-conoscenza di tutto ciò che è INDISPENSABILE, dai documenti richiesti, alle pratiche doganali , alle normative sui voli aerei, alle eventuali vaccinazioni.
Se sai cavartela bene da solo, sappi che se sei in compagnia dovrai farti carico dei più deboli, ovvero dovrai badare a chi non ha esperienza o ha poco senso pratico. In vacanza ognuno pensa al proprio piacere, ma non devi dimenticare le persone che sono con te e devi renderti disponibile, anche se potrai risultare alle volte troppo premuroso o noioso. Il principio base della vacanza fai da te è “Tutti a casa sani e salvi” e questo deve avere priorità assoluta.

Controlla prima di partire:
-i documenti (passaporto, patente, visto laddove necessario);
Per il passaporto verifica sempre la scadenza e il numero di pagine libere;
per la patente, informati in caso ti occorra la patente internazionale.
-le vaccinazioni necessarie e consigliate e le medicine da portare : può sembrare eccessivo partire con una farmacia da viaggio, ma è sempre meglio che farsi prendere alla sprovvista da un malanno nel deserto del Thar, a Tokyo, ad Algeri o in una cittadina del Bihar. Fondamentale consultare un Centro di Medicina del Viaggiatore nella ASL più vicina. Controlla anche il tuo stato di salute: un buon check up è sempre doveroso prima di un viaggio, in particolare se vai in zone dove il clima è molto caldo e umido, o in zone di alta quota.
In Tibet ad esempio l'altitudine (dai 3600 metri di Lhasa fino ai 5200 metri di alcuni passi montani) coglie di sorpresa molti viaggiatori impreparati.
-le opportune assicurazioni di viaggio e sanitarie prima di partire, sono in genere poco costose e permettono di viaggiare in sicurezza;
-il clima che incontrerai onde portare il giusto abbigliamento;
-il tipo di prese elettriche in uso nel Paese dove andrai, onde poterti procurare il giusto adattatore;
-registrati al sito www.dovesiamonelmondo.it , onde lasciare una traccia del tuo percorso ed essere reperibile in caso di emergenze.
-le usanze del Paese che visiterai onde evitare disagi e creare problemi. Per un bacio in pubblico, nell’aprile 2010, una coppia di inglesi a Dubai è stata arrestata.
FONTI DI INFORMAZIONE
-collegati al sito www.viaggiaresicuri.it curato dal Ministero degli Esteri e dall’ACI, validissimo per le informazioni, raccomandazioni e avvertenze sempre aggiornate;
-l'utilissimo sito www.simvim.it della Società Italiana di Medicina e delle Migrazioni fornisce consigli utili e gli indirizzi dei Centri di Medicina per Viaggiatori, oltre a fornire l'elenco per comporre la tua farmacia da viaggio.
- qui trovi le spine elettriche di ogni nazione del mondo http://utilita.miolink.com/elettricita_spine_nazione_mondo.htm
- utilissimo consultare anche il sito www.lonelyplanetitalia.it che fornisce sempre utilissime informazioni;
da qui si possono anche ordinare le guide cartacee on line, oppure solo i capitoli che ti servono in versione digitale , risparmiando.

LE RACCOMANDAZIONI ALLE DONNE IN VIAGGIO
Renderci conto che possiamo essere più fragili e soggette a rischi, rispetto ai viaggiatori uomini,
non è una debolezza ma è un punto di forza che ci aiuta ad essere più consapevoli.
Molto spesso , per ignoranza individuale, o per cultura e religione del Paese, l’ atteggiamento e l’abbigliamento di una donna all’estero sono oggetto di “misunderstanding” , equivoci, discriminazione e attenzioni fastidiose. Durante i miei viaggi in solitaria, in Australia come in America, in India come in Europa, sono incappata talvolta in uomini che hanno provato a farmi bere alcolici o a farmi assumere sostanze stupefacenti. Una sola occasione può bastare per trasformare il viaggio in una brutta disavventura o in una tragedia. Tra mille brave persone , un malintenzionato basta a mettere in serio pericolo la propria incolumità.
Alcuni consigli, validi per donne sole in viaggio :
non dite a chiunque, a cuor leggero, in quale albergo vi trovate e quali sono i vostri programmi di viaggio;
lasciate sempre una traccia a parenti o amici del vostro percorso , e se potete lasciate loro un recapito telefonico fisso oltre al cellulare;
a chi vi chiede se siete sole dite che avete amici nelle vicinanze;
chiedete informazioni preferibilmente a personale delle Forze dell’ordine;
in caso di dubbio su dove/come spostarvi, prendetevi del tempo in più per riflettere meglio;
preferibilmente, dite in ogni caso che siete sposate e che vostro marito torna fra poco. In alcuni Paesi una donna non sposata può essere intesa come donna di facili costumi.
procuratevi un allarme antistupro(molto usato in Inghilterra), di quelli con la sirena, e –se permesso dalla legge del Paese dove vi recate- uno spray al peperoncino. In caso di emergenza possono essere un salvavita. L'allarme a sirena è validissimo anche per scacciare animali : mi ha salvato la vita dai lupi, in Alaska.
non esagerate mai con l’alcool o peggio ancora con altre sostanze che vi facciano perdere il controllo; qualcuno dice che l’alcool è un fluidificante sociale, in realtà è causa primaria di molte tragedie.
CHI E' RAFFAELLA MILANDRI
Viaggiatrice in solitaria e fotografa, Raffaella Milandri
si dedica principalmente alla “fotografia umanitaria” intesa come strumento di sensibilizzazione verso i diritti umani, per i quali lottano quotidianamente molti popoli indigeni ad esempio, e problematiche sociali quali il lavoro minorile e la situazione femminile.
La sua attenzione si concentra sulle culture extraeuropee, sulla vita di strada e nei villaggi rurali: durante i suoi viaggi in solitaria cammina e vive con la sua Canon al collo, indaga con estrema curiosità, si siede fra la gente, beve, mangia e parla con loro, spesso ospite delle loro abitudini e cerimonie, partecipando con estrema empatia.
Nessuna posa o situazione è creata nelle sue opere: la fotografa riproduce la realtà, le situazioni e gli sguardi così come appaiono, cercando di ridurre al minimo il suo impatto “occidentale” sull’ambiente circostante.
Dal 2007 collabora con la Fototeca Storica Nazionale Ando Gilardi (MI )
-FOTOREPORTAGE
Australia (Northern Territory, Kimberly), Giappone ,
India (Gujarat, Rajasthan etc), Nepal , Tibet 2009,
Stati Uniti (Navajoland, Texas, New Mexico, Alaska, etc),
Canada (Yukon), Egitto (White Desert ), Botswana ,
Europa (Polonia, Francia etc etc)
-MOSTRE E PROIEZIONI
2008 Mostra Crossing borders sulla situazione della donna e il lavoro minorile in India
2009 Mostra Imagine sulla situazione nepalese e tibetana con asta di beneficenza
2009 Proiezione “ Imagine” sulla condizione del viaggio in solitaria in Tibet
2009-2010 Mostra-Proiezione “Tra la perduta gente” in solidarietà ai Boscimani del Kalahari
Svariate sue foto sono state donate per aste di beneficenza e raccolte fondi a fini benefici.
-VIAGGI MEDIATICI
Vari collegamenti in diretta dai luoghi dei suoi viaggi, tra cui uno con Maurizio Costanzo, e collegamenti in diretta su Facebook da Tibet, Nepal e Botswana fanno diventare i viaggi in solitaria di Raffaella Milandri un evento mediatico molto seguito.
“ Viaggiare in solitaria crea il necessario distacco dal mio quotidiano:
mi “abbandono” ai modi di vivere dei popoli che sto visitando, mi immergo “incontaminata” nella loro cultura e ne respiro l’essenza, in una dimensione spirituale ideale per la mia ricerca. Mi assimilo alle genti per catturarne l’immagine autentica, in momenti carichi di intenso significato emozionale. Il mio terzo occhio è la macchina fotografica, con la quale cristallizzo il quotidiano in un momento senza tempo”
“Cammino fra la gente e talvolta ho dei “colpi di fulmine”: mi innamoro di un viso, di un gesto,
di una situazione e sono capace di stare per ore ad inseguire l’attimo da immortalare”
“Adatto sempre i mie abiti e i miei gesti alla cultura locale. Viaggiare in solitaria può comportare vari contrattempi e pericoli , ad esempio oltre il Circolo Polare Artico ho dovuto abbandonare il fuoristrada in un fiume, rischiando l’ipotermia”

IN PROGRAMMA
“ Sto meditando i prossimi viaggi in solitaria del 2010.
Tra le prossime mete , il Camerun e la mia amata India, con particolare ricerca sulle popolazioni indigene e sulle loro problematiche. Sempre in diretta su Facebook.”