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venerdì 2 agosto 2013

CONSIGLI E SEGRETI PRIMA DI PARTIRE



Dopo aver vissuto con gli Innuit sui ghiacci, cercato acqua con i Boscimani nel Deserto del Kalahari , esplorato la foresta pluviale con i Pigmei ed essere stata adottata in una tribù di Nativi Americani, il mio nuovo viaggio in solitaria ad agosto 2013 si preannuncia
estremamente periglioso. La Papua Nuova Guinea si inizia ad affacciare all'orizzonte......
con molti punti interrogativi. Ecco la spunta delle mie cose da fare, che sarà utile per tutti i viaggiatori come promemoria. Sono Raffaella Milandri, viaggiatrice solitaria in fuoristrada,
il fatto di viaggiare da sola e di poter contare solo su me stessa ha creato una grande esperienza.
I miei viaggi sono sempre spartani, e il budget di spesa è importante.

VOLO :
verificare sempre orari, stampare un paio di copie dei biglietti, verificare il bagaglio permesso in kg , e in caso registrarsi come frequent flyer per usufruire di vantaggi e accumulo miglia. Per me, volo su Port Moresby+volo interno su Mount Hagen: ok, a parte la differenza di bagaglio che per la compagnia del volo interno scende da 23 a 16 kg.
ASSICURAZIONE SANITARIA:
fuori dall'Europa, sempre da fare . Ne l mio caso, è abbastanza completa, include spostamenti di emergenza in Paesi vicini dove l'assistenza sanitaria sia più affidabile, e l'eventuale reimpatrio anticipato. Ho aggiunto anche furto e smarrimento bagagli.
VACCINI:
verificare sempre quelli consigliati e quelli indispensabili nel sito www.viaggiaresicuri.it curato dal Ministero degli Esteri. Per la Papua Nuova Guinea la lista è molto lunga; ho aggiunto solo quella per la parotite che mi mancava, e farò la terapia antimalarica, sempre da fare in Paesi a rischio e con clima caldo-umido. Nel mio caso, la Papua ha un alto rischio malarico e di altre malattie portate da zanzare e insetti.
CONTANTI , CARTE DI CREDITO ETC:
porterò con me il bancomat ( attenzione alcune banche chiedono di attivare il prelievo all'estero prima di partire), la carta di credito e una carta prepagata di emergenza(emessa su un circuito bancario alternativo alla carta di credito usuale); infine, una parte di contanti. Il tutto verrà tenuto diviso in varie tasche e scomparti, e questo accorgimento è valido per tutti i Paesi .
E' importante sempre tenere a portata di mano banconote di piccolo taglio di valuta locale, onde non esibire MAI in pubblico una quantità di denaro che potrebbe fare gola ai malviventi.
PASSAPORTO E PATENTE:
conviene fare le fotocopie e tenerle separate dagli originali.
Verificare se occorra o meno la patente internazionale per guidare nel Paese.
In Papua, ad esempio, il Ministero degli Esteri dice che è valida la nostra patente italiana.
MEDICINE ETC:
E' opportuno portare con sè almeno un antibiotico, un antistaminico, cortisone, un antidiarroico e/o disinfettante intestinale, un antinfiammatorio; nei climi caldi un buon integratore di potassio e magnesio, repellente per zanzare e altri insetti, protezione solare. In Paesi a rischio di disagi, portarsi un disinfettante per l'acqua (bere sempre acqua minerale imbottigliata e sigillata, niente ghiaccio e attenzione alla frutta e verdura). Nel caso della Papua, io aggiungerò un kit per aspirare il veleno da eventuali morsi di serpenti (oltre a portare appositi gambali protettivi).
ELETTRONICA , CARICABATTERIE E PRESE DI CORRENTE:
Verificare sempre la presa elettrica in uso nel Paese, anche a questo link http://it.wikipedia.org/wiki/Spina_elettrica . Per la Papua Nuova Guinea è in uso la presa elettrica di tipo A e I. La A è come quella americana ma senza messa a terra. Meglio procurarsi gli adattatori prima di partire! Oggi il bagaglio elettronico è una delle parti più importanti: tablet o smartphone o ultrabook, telecamera, macchina fotografica, GPS.....certo oggi con uno smartphone si può fare tutto, ma io sono all'antica: uno strumento per ogni evenienza. Per l'occasione ho acquistato una piccola telecamera da "indossare" con una imbracatura. Non porterò il GPS, poichè non è disponibile la cartina della Papua. Importante verificare se occorrono altri adattatori da sommare a quello giusto (noi in Italia abbiamo prese di tipo L ma alcuni elettrodomestici possono avere la presa tedesca o francese). Personalmente, niente asciugacapelli o ferri da stiro: non è un viaggio comodo!
PASSWORD, PIN ETC
Scrivete su un foglio , da duplicare e da tenere in posti separati, tutte le password e pin che vi possono servire: cellulare, ma anche per facebook e social network vari, posta elettronica etc etc. Vi eviterete un grande stress !
ABBIGLIAMENTO:
il massimo del comfort è d'obbligo. Alle donne dico: NO a tacchi a spillo, NO a minigonne, NO a scollature. Ovunque nel mondo oggi purtroppo le donne possono essere soggette a violenze. Sicchè, meglio non attirare l'attenzione a meno che non si vada a un party tra amici fidati. In molti Paesi , come anche la Papua Nuova Guinea, è opportuno, specialmente nelle zone rurali, legarsi e/o coprirsi i capelli, e magari indossare maniche lunghe, oltre a pantaloni o gonne lunghi. Che aiutano anche contro gli insetti. Con 5 paia di pantaloni e 8 t-shirts sono in grado di stare via almeno un mese. Una bustina con del detersivo per panni in valigia è ottimo. Sempre utile una canottiera di lana (in caso di escursioni in montagna o bruschi cambi di temperatura) e un giacchino impermeabile. Una buona scorta di calzini ad uso sportivo aiuta la salute dei piedi. Personalmente, ritengo che la calzatura ideale sia uno stivaletto leggero, che protegge le caviglie da distorsioni ma anche da insetti e/o serpenti.
AUTODIFESA:
Nonostante abbia acquistato nella lontana Bangkok uno storditore elettrico, il rischio di essere arrestata per detenzione illegale d'arma esiste.....Consiglio a tutte le donne di nascondersi sempre in borsetta un buono spray al peperoncino. Illegale o non illegale, a meno che non si sia maestri d'ati marziali un minimo di autodifesa è indispensabile! Da aggiungere senz'altro una sirena portatile antipanico: fanno tanto chiasso , richiamano l'attenzione e sono un buon deterrente per cani randagi , lupi e altri animali. Una sirena mi ha salvato la vita dai lupi in Alaska!
MEZZI DI SPOSTAMENTO:
ogni Paese ha caratteristiche diverse. Io preferisco sempre essere autonoma e noleggiare un fuoristrada, prenotandolo prima di partire. Questa volta non è stato possibile, quindi andrò un pò all'arrembaggio contando magari anche su "noleggio" di veicoli privati, e autobus. In Papua niente treni! E i taxi sono sconsigliati a donne sole, a detta del consolato italiano.
PERNOTTAMENTI:
C'è chi preferisce prenotare tutto rigorosamente, chi invece vive alla giornata.
Io amo vivere alla giornata, anche se alle volte mi fermo per cercare un posto per dormire a notte inoltrata, esausta, e poco lucida. Però, l'arrivo in un Paese è sempre il momento di debolezza maggiore. Quindi consiglio di prenotare sempre la prima notte , quando il fuso orario offusca le menti! Per la Papua, non ho fatto programmi tranne il volo interno, e ho prenotato solo alcune notti, quando sarò in prossimità di un famoso festival tribale che potrebbe portare a un tutto esaurito. Gli alberghi in papua sono molto costosi e non c'è molta scelta. Valida alternativa, da verificare in loco, case missionarie .
GUIDE E MAPPE
Rigorosamente occorre prima di affrontare un Paese nuovo leggersi una Lonely Planet , i consigli di www.viaggiaresicuri.it e anche siti per viaggiatori di altri Paesi, come www.smartraveller.gov.au .
Le Lonely Planet più aggiornate sono disponibili in inglese e si possono scaricare dal sito , ad un costo ridotto rispetto al libro vero e proprio. Quando possibile, munirsi sempre di una mappa e verificare le distanze (anche su siti appositi online).

Per ora è tutto, BUON VIAGGIO !
 
NOTE BIOGRAFICHE DI RAFFAELLA MILANDRI

Fotografa umanitaria e scrittrice(Io e i Pigmei, Polaris 2011 e La mia Tribù, Polaris 2013), attivista per i diritti umani dei popoli indigeni, viaggiatrice solitaria, usa le sue foto, libri e filmati come strumento di sensibilizzazione e mezzo di denuncia di ingiustizie e violazioni dei diritti umani. Per i diritti umani dei popoli indigeni, porta avanti campagne e petizioni in favore di boscimani, pigmei e altri popoli vittime di ingiustizie e a rischio di estinzione , divulgando scottanti inchieste . Attualmente Raffaella Milandri sta portando avanti una petizione per la Giornata Mondiale dei Popoli Indigeni con il supporto di diversi Lions Club. Si impegna in campagne informative sul turismo responsabile nei Paesi in via di sviluppo.

Varie le sue partecipazioni televisive e radiofoniche : con Maurizio Costanzo sia su Rai Uno che su Rai Due , su Rai Tre a Alle falde del Kilimangiaro e telegiornale , su Rai Due a TG2 Insieme , su Radio Uno, Radio Due, etc etc . Numerosi gli articoli sui suoi viaggi, su quotidiani e riviste .

lunedì 29 luglio 2013

La nuova spedizione in solitaria della Milandri: Papua Nuova Guinea



Dopo aver vissuto con gli Innuit sui ghiacci, cercato acqua con i Boscimani nel Deserto del Kalahari , esplorato la foresta pluviale con i Pigmei ed essere stata adottata in una tribù di Nativi Americani, il nuovo viaggio della viaggiatrice in solitaria Raffaella Milandri ad agosto 2013 si preannuncia estremamente periglioso. La fotografa e scrittrice(Io e i Pigmei:cronache di una donna nella foresta, Polaris 2011 e La mia Tribù: storie autentiche di Indiani d'America, Polaris 2013) si recherà ad agosto in Papua Nuova Guinea. "Una terra ai confini del mondo. -dice la avventuriera- E' ora per me di affrontarla e di scoprirla. In fuoristrada." Sulle 6000 lingue parlate nel mondo, circa 1000 sono parlate in Papua Nuova Guinea. Vi sono tribù dalle tradizioni incredibili, e gli ultimi cannibali vivono qui: l'estate scorsa ben 29 persone sono state processate per cannibalismo. In una Natura selvaggia, si susseguono forti terremoti ogni giorno, dai 5 ai 7 gradi della scala Richter . A maggio 2013, nonostante le proteste dell'Onu, il Governo ha ripristinato la pena di morte per stupri, rapine a mano armata e omicidi, onde scoraggiare la miriade di crimini che rimbalzano dalle città di Port Moresby e Mount Hagen fino ai villaggi più inaccessibili.
Una terra crudele nei confronti delle donne: oltre il 50% sono vittime di stupri, e il 66% è vittima di violenze domestiche. E' proprio dopo l'uccisione di una turista australiana e lo stupro di una ricercatrice americana, a maggio 2013, che il Primo Ministro Peter O'Neill ha portato avanti la pena capitale come mezzo di dissuasione . Esistono moltissime "gang" di uomini che fanno incursioni violente nelle vite degli abitanti della Papua Nuova Guinea, ma specialmente delle donne: pare che ben due terzi degli uomini abbiano partecipato almeno una volta a uno stupro di gruppo . Ma non finisce qui: il Sourcery Act è una legge tuttora in vigore che permette una pena indulgente a chi a pratica il rogo per stregoneria . E' quindi frequente una "caccia alle streghe" che molte volte maschera una lite familiare o una vendetta personale e sfocia in omicidio. Le cronache riportano troppo frequentemente questi "assalti purificatori" in Papua Nuova Guinea.
Chiediamo a Raffaella Milandri, nota attivista per i diritti umani, come si prepara a questo viaggio. "Certo ho paura, ma sconfiggere la paura è il presupposto per avere coraggio. Sfidare i propri limiti è per me una filosofia essenziale. Sono estremamente curiosa di esplorare questa terra, ma userò il massimo della prudenza. Viaggerò in solitaria come al solito, mi porterò molte medicine e abiti informi e semplici per non dare nell'occhio. Macchina fotografica e telecamera saranno le mie fidate compagne di viaggio. E poi una serie di amuleti portafortuna! Purtroppo non c'è una Ambasciata italiana nel Paese, quindi non c'è assistenza per le emergenze. Andrò alla ricerca soprattutto delle donne indigene di questo Paese, per farmi raccontare le loro storie. Il mio obiettivo è raccogliere testimonianze che aiutino le vittime di violenze." Chiediamo alla Milandri: " Racconterà il suo viaggio su Facebook in diretta, come negli altri viaggi?". Risponde la viaggiatrice: "Assolutamente sì. Ho migliaia di persone che mi seguono con affetto, e nei momenti bui anche una frase amica può aiutare."
Sarà possibile seguire il viaggio della Milandri in diretta su facebook a questo link
L'ultima domanda a Raffaella Milandri: "Ha mai rischiato la vita?"
"Diverse volte, rendendomene conto. Molte altre, sfiorando situazioni estreme senza accorgermene. Devo usare l'istinto, e tutte le qualità innate nell'uomo ormai sopite nel mondo moderno. Un sesto senso ancestrale che, all'occorrenza, è un vero e proprio angelo custode.Per me è come essere due persone diverse: la Raffaella occidentale, presa da shopping, bollette da pagare, orari da ufficio; e la Raffaella "indigena", che usa olfatto, tatto, udito nella foresta, per sopravvivere. "
E aggiunge: "Dedico questo viaggio a tutti gli attivisti per i diritti umani che credono negli ideali di un Uomo giusto verso il Prossimo."

NOTE BIOGRAFICHE DI RAFFAELLA MILANDRI

Fotografa umanitaria e scrittrice(Io e i Pigmei, Polaris 2011 e La mia Tribù, Polaris 2013), attivista per i diritti umani dei popoli indigeni, viaggiatrice solitaria, usa le sue foto, libri e filmati come strumento di sensibilizzazione e mezzo di denuncia di ingiustizie e violazioni dei diritti umani. Per i diritti umani dei popoli indigeni, porta avanti campagne e petizioni in favore di boscimani, pigmei e altri popoli vittime di ingiustizie e a rischio di estinzione , divulgando scottanti inchieste . Attualmente Raffaella Milandri sta portando avanti una petizione per la Giornata Mondiale dei Popoli Indigeni con il supporto di diversi Lions Club. Si impegna in campagne informative sul turismo responsabile nei Paesi in via di sviluppo.


Varie le sue partecipazioni televisive e radiofoniche : con Maurizio Costanzo sia su Rai Uno che su Rai Due , su Rai Tre a Alle falde del Kilimangiaro e telegiornale , su Rai Due a TG2 Insieme , su Radio Uno, Radio Due, etc etc . Numerosi gli articoli sui suoi viaggi, su quotidiani e riviste .