Dopo aver vissuto con gli Inuit sui
ghiacci, cercato acqua con i Boscimani nel Deserto del Kalahari,
esplorato la foresta pluviale con i Pigmei ed essere stata adottata
in una tribù di Nativi Americani, il mio nuovo viaggio in solitaria
ad agosto 2013 si preannuncia estremamente periglioso. La
Papua Nuova Guinea si inizia ad affacciare all'orizzonte......
con molti punti interrogativi. Ecco la
spunta delle mie cose da fare, che sarà utile per tutti i
viaggiatori come promemoria. Sono Raffaella Milandri, viaggiatrice
solitaria in fuoristrada, il fatto di viaggiare da sola e di
poter contare solo su me stessa ha creato una grande esperienza.
I miei viaggi sono sempre spartani, e
il budget di spesa è importante.
VOLO :
verificare sempre orari, stampare un
paio di copie dei biglietti, verificare il bagaglio permesso in kg,
e in caso registrarsi come frequent flyer per usufruire di vantaggi e
accumulo miglia. Per me, volo su Port Moresby+volo interno su Mount
Hagen: ok, a parte la differenza di bagaglio che per la compagnia
del volo interno scende da 23 a 16 kg.
ASSICURAZIONE SANITARIA:
fuori dall'Europa, sempre da fare . Ne
l mio caso, è abbastanza completa, include spostamenti di emergenza
in Paesi vicini dove l'assistenza sanitaria sia più affidabile, e
l'eventuale reimpatrio anticipato. Ho aggiunto anche furto e
smarrimento bagagli.
VACCINI:
verificare sempre quelli consigliati e
quelli indispensabili nel sito
www.viaggiaresicuri.it
curato dal Ministero degli Esteri. Per la Papua Nuova Guinea la lista
è molto lunga; ho aggiunto solo quella per la parotite che mi
mancava, e farò la terapia antimalarica, sempre da fare in Paesi a
rischio e con clima caldo-umido. Nel mio caso, la Papua ha un alto
rischio malarico e di altre malattie portate da zanzare e insetti.
CONTANTI , CARTE DI CREDITO ETC:
porterò con me il bancomat (
attenzione alcune banche chiedono di attivare il prelievo all'estero
prima di partire), la carta di credito e una carta prepagata di
emergenza(emessa su un circuito bancario alternativo alla carta di
credito usuale); infine, una parte di contanti. Il tutto verrà
tenuto diviso in varie tasche e scomparti, e questo accorgimento è
valido per tutti i Paesi .
E' importante sempre tenere a portata
di mano banconote di piccolo taglio di valuta locale, onde non
esibire MAI in pubblico una quantità di denaro che potrebbe fare
gola ai malviventi.
PASSAPORTO E PATENTE:
conviene fare le fotocopie e tenerle
separate dagli originali.
Verificare se occorra o meno la patente
internazionale per guidare nel Paese.
In Papua, ad esempio, il Ministero
degli Esteri dice che è valida la nostra patente italiana.
MEDICINE ETC:
E' opportuno portare con sè almeno un
antibiotico, un antistaminico, cortisone, un antidiarroico e/o
disinfettante intestinale, un antinfiammatorio; nei climi caldi un
buon integratore di potassio e magnesio, repellente per zanzare e
altri insetti, protezione solare. In Paesi a rischio di disagi,
portarsi un disinfettante per l'acqua (bere sempre acqua minerale
imbottigliata e sigillata, niente ghiaccio e attenzione alla frutta e
verdura). Nel caso della Papua, io aggiungerò un kit per aspirare il
veleno da eventuali morsi di serpenti (oltre a portare appositi
gambali protettivi).
ELETTRONICA , CARICABATTERIE E PRESE DI
CORRENTE:
Verificare sempre la presa elettrica in
uso nel Paese, anche a questo link
http://it.wikipedia.org/wiki/Spina_elettrica
. Per la Papua Nuova Guinea è in uso la presa
elettrica di tipo A e I. La A è come quella americana ma senza messa
a terra. Meglio procurarsi gli adattatori prima di partire! Oggi il
bagaglio elettronico è una delle parti più importanti: tablet o
smartphone o ultrabook, telecamera, macchina fotografica,
GPS.....certo oggi con uno smartphone si può fare tutto, ma io sono
all'antica: uno strumento per ogni evenienza. Per l'occasione ho
acquistato una piccola telecamera da "indossare" con una
imbracatura. Non porterò il GPS, poichè non è disponibile la
cartina della Papua. Importante verificare se occorrono altri
adattatori da sommare a quello giusto (noi in Italia abbiamo prese di
tipo L ma alcuni elettrodomestici possono avere la presa tedesca o
francese). Personalmente, niente asciugacapelli o ferri da stiro: non
è un viaggio comodo!
PASSWORD, PIN ETC
Scrivete su un foglio , da duplicare e
da tenere in posti separati, tutte le password e pin che vi possono
servire: cellulare, ma anche per facebook e social network vari,
posta elettronica etc etc. Vi eviterete un grande stress !
ABBIGLIAMENTO:
il massimo del comfort è d'obbligo.
Alle donne dico: NO a tacchi a spillo, NO a minigonne, NO a
scollature. Ovunque nel mondo oggi purtroppo le donne possono essere
soggette a violenze. Sicchè, meglio non attirare l'attenzione a meno
che non si vada a un party tra amici fidati. In molti Paesi , come
anche la Papua Nuova Guinea, è opportuno, specialmente nelle zone
rurali, legarsi e/o coprirsi i capelli, e magari indossare maniche
lunghe, oltre a pantaloni o gonne lunghi. Che aiutano anche contro
gli insetti. Con 5 paia di pantaloni e 8 t-shirts sono in grado di
stare via almeno un mese. Una bustina con del detersivo per panni in
valigia è ottimo. Sempre utile una canottiera di lana (in caso di
escursioni in montagna o bruschi cambi di temperatura) e un giacchino
impermeabile. Una buona scorta di calzini ad uso sportivo aiuta la
salute dei piedi. Personalmente, ritengo che la calzatura ideale sia
uno stivaletto leggero, che protegge le caviglie da distorsioni ma
anche da insetti e/o serpenti.
AUTODIFESA:
Nonostante abbia acquistato nella
lontana Bangkok uno storditore elettrico, il rischio di essere
arrestata per detenzione illegale d'arma esiste.....Consiglio a tutte
le donne di nascondersi sempre in borsetta un buono spray al
peperoncino. Illegale o non illegale, a meno che non si sia maestri
d'ati marziali un minimo di autodifesa è indispensabile! Da
aggiungere senz'altro una sirena portatile antipanico: fanno tanto
chiasso , richiamano l'attenzione e sono un buon deterrente per cani
randagi , lupi e altri animali. Una sirena mi ha salvato la vita dai
lupi in Alaska!
MEZZI DI SPOSTAMENTO:
ogni Paese ha caratteristiche diverse.
Io preferisco sempre essere autonoma e noleggiare un fuoristrada,
prenotandolo prima di partire. Questa volta non è stato possibile,
quindi andrò un pò all'arrembaggio contando magari anche su
"noleggio" di veicoli privati, e autobus. In Papua niente
treni! E i taxi sono sconsigliati a donne sole, a detta del consolato
italiano.
PERNOTTAMENTI:
C'è chi preferisce prenotare tutto
rigorosamente, chi invece vive alla giornata.
Io amo vivere alla giornata, anche se
alle volte mi fermo per cercare un posto per dormire a notte
inoltrata, esausta, e poco lucida. Però, l'arrivo in un Paese è
sempre il momento di debolezza maggiore. Quindi consiglio di
prenotare sempre la prima notte , quando il fuso orario offusca le
menti! Per la Papua, non ho fatto programmi tranne il volo interno, e
ho prenotato solo alcune notti, quando sarò in prossimità di un
famoso festival tribale che potrebbe portare a un tutto esaurito. Gli
alberghi in papua sono molto costosi e non c'è molta scelta. Valida
alternativa, da verificare in loco, case missionarie .
GUIDE E MAPPE
Le Lonely Planet più aggiornate sono
disponibili in inglese e si possono scaricare dal sito , ad un costo
ridotto rispetto al libro vero e proprio. Quando possibile, munirsi
sempre di una mappa e verificare le distanze (anche su siti appositi
online).
Per ora è tutto, BUON VIAGGIO !
NOTE
BIOGRAFICHE DI RAFFAELLA MILANDRI
Scrittrice e
giornalista, Raffaella Milandri, attivista per i diritti umani dei Popoli
Indigeni, è studiosa in particolare dei Nativi Americani e laureata in
Antropologia. È membro onorario della Four Winds Cherokee Tribe in Louisiana e
della tribù Crow in Montana. Presidente
della associazione Omnibus Omnes OdV, patrocinata dalla UNRIC Italia (ONU
Italia). Titolare alla Europrinters Consulting e Direttore editoriale al Gruppo
Editoriale Mauna. Ha pubblicato finora oltre dieci libri sui Nativi Americani e sui
Popoli Indigeni, con particolare attenzione ai diritti umani, in un contesto sia
storico che contemporaneo. La
Milandri si dedica alla scrittura, alla fotografia e ai reportage, intesi come
strumento di sensibilizzazione e
divulgazione sul tema dei diritti umani
e delle problematiche sociali, attraverso campagne di
informazione, appelli, petizioni e
conferenze, e diffondendo libri e interviste. Attualmente sta
conducendo un programma su Radio Talpa intitolato “Nativi Americani ieri e
oggi” e collaborando con quotidiani e riviste.
PUBBLICAZIONI
-In India. Cronache per Veri
Viaggiatori, seconda edizione 2019.
-Racconti di Nativi Americani. I cinque di mezzo.
Ragazzi indiani a scuola di Francis La Flesche, traduzione e note, prima
edizione 2024.