Translate
domenica 8 aprile 2012
"Io e i Pigmei": successo di pubblico e di critica per un libro senza censure
E' la cronaca del viaggio di una donna sola nella foresta, tra i Pigmei.
Una eroina dei tempi moderni, avventuriera in nome dei diritti umani.
"Un viaggio che comincia – descrive la giornalista Adelina Zarlenga – “dove finiscono le nostre certezze”. Un libro avvincente, ricco di testimonianze e di foto, in cui è racchiusa l’essenza della scrittrice: Raffaella Milandri, una donna tenace, capace di arrivare in capo al mondo pur di difendere i popoli più deboli. "
Con estrema trasparenza e semplicità, Raffaella Milandri, viaggiatrice solitaria, fotografa e attivista per i diritti umani dei popoli indigeni, svela nel suo libro la drammatica situazione dei Pigmei. E i disagi fisici e psicologici di un viaggio nel cuore dell'Africa "vera".
Dice l'autrice: "Mi sono trovata di fronte ad una realtà cruda e drammatica: nessuno protegge il Popolo della Foresta, che è vittima insieme alla Foresta stessa. I popoli indigeni assurgono al ruolo di agnelli sacrificali. I Pigmei , oggetto di una sistematica discriminazione da centinaia di anni, ora rischiano di scomparire. Per sempre. "
Scrive a tal proposito Raja James Sheshardi, della American University: “I Pigmei sono sfrattati e poi sfruttati; da molti Stati africani non sono considerati cittadini e viene rifiutata loro la carta d’identità, insieme a terra di proprietà, assistenza sanitaria ed educazione scolastica. Forzati da Governi e multinazionale del legname a lasciare le foreste, loro terre ancestrali da sempre, hanno un destino di emarginazione, impoverimento e abusi"
Nella recensione del libro "Io e i Pigmei" , su La Stampa, scrive Irene Cabiati : "Il libro riesce ad inquadrare la situazione di un Paese, il Camerun, con 280 gruppi etnolinguistici spesso succubi della stregoneria, allegri e fieri della nazionale di football , inevitabilmente destinati a perdere la ricchezza delle foreste: sulle banconote da mille franchi qualche funzionario creativo ha pensato bene di far stampare la macchina che taglia il legname. Come segno di progresso naturalmente. "
Si legge in una recensione su Q Libri:
"Ma i Pigmei ? Chi tutela i Pigmei ? La loro estinzione in quanto semplici uomini e' autorizzata ? Strano mondo il nostro."
Il libro "Io e i Pigmei. Cronache di una donna nella foresta", di Raffaella Milandri, è edito da Polaris . Qui il link all'avvincente booktrailer: http://www.youtube.com/watch?v=5sHZgaTRPOY
La viaggiatrice, che ha visitato aborigeni australiani, boscimani, pigmei, adivasi e altri popoli, ha appena annunciato su Rai Due http://www.youtube.com/watch?v=UftvTztqXFA il prossimo viaggio che la porterà oltre il circolo Polare Artico, tra i popoli Innuit, a vivere con gli equipaggi della caccia alle balene, e a visitare la riserva degli indiani Crow, in Montana, dove la Milandri è stata adottata come sorella dal Presidente della Nazione Crow, Cedric Black Eagle. "Io sono la sorella adottiva, il fratello adottivo di Cedric invece è il Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama. "
Condurrà una ricerca su storia e usanze dei Crow, nonchè sulla storia di Custer e del Little Big Horn dal loro punto di vista. " Il mio prossimo libro sarà proprio su mio fratello e sul suo popolo" dice la Milandri
Etichette:
camerun,
diritti umani,
libro,
Milandri,
Obama,
pigmei,
pigmeo,
Raffaella Milandri,
solitaria,
viaggi,
viaggiatrice
domenica 20 novembre 2011
L'incredibile racconto della avventuriera Raffaella Milandri nel libro "Io e i Pigmei. Cronache di una donna nella foresta"
Nella lettura di questo sorprendente viaggio, ci immergiamo insieme all'autrice nel caldo della foresta tropicale, e ci lasciamo trasportare attraverso villaggi e personaggi, ansiosi di scoprire chi si incontra dietro l'angolo. Nella esperienza narrata nel libro della viaggiatrice solitaria e attivista per i diritti umani Raffaella Milandri, troviamo i buoni e i cattivi , ma soprattutto i cattivi: a tratti drammatico, mai patetico, è un vero racconto di denuncia. I Pigmei sono vittime di soprusi impensabili. Attraverso gli occhi della Milandri, ci troviamo anche noi alle volte inquieti, alle volte arrabbiati, altre volte ancora divertiti da situazioni vissute con ironia e dipinte con pungenti osservazioni . Le avventure della scrittrice si dipanano in un racconto avvincente, è
il viaggio di una donna, attivista per i diritti umani, alla scoperta dei Pigmei odierni: chi sono e quali sono le straordinarie tradizioni di questa cultura millenaria? Qual è il devastante impatto del "Progresso" su questo popolo pacifico e in profonda armonia con la natura?
Link al minitrailer del filmato della Milandri sui Pigmei http://www.youtube.com/watch?v=2Em3VpPrN-I
Il libro, illustrato da bellissime foto, racconta un incredibile viaggio e una ardua ricerca della verità.
Le testimonianze raccolte diventano un appello disperato inviatoci dal Popolo della Foresta.
Confida l'autrice del libro Raffaella Milandri, viaggiatrice in solitaria e fotografa umanitaria, in merito alle difficoltà incontrate durante la sua esplorazione:
“Il mio vantaggio più grande? L'essere donna. Il mio svantaggio più grande? L'essere donna”
L'esperienza della viaggiatrice è un racconto avvincente, commovente e terribilmente vero.
In uscita alla fine di novembre 2011, edito dalla Polaris, il libro contiene anche consigli per i viaggiatori "faidate" e soprattutto per le donne in viaggio.
La dedica dell'autrice va a Sergio Bonelli " ha scolpito i miei Sogni" ; un capitolo è dedicato a Maurizio Costanzo , che ha ospitato la Milandri in tv.
Link al libro http://www.polaris-ed.it/index.php?page=shop.product_details&flypage=shop.flypage&product_id=679&category_id=2&option=com_virtuemart&Itemid=21
Etichette:
avventuriera,
camerun,
cronache,
facebook,
fotografa umanitaria,
libro,
maurizio costanzo,
Milandri,
pigmei,
polaris,
raffa jones,
Raffaella Milandri,
Sergio Bonelli,
viaggi,
viaggiatrice solitaria
Lettera a Sergio Bonelli
Sergio Bonelli: arrivederci nelle celesti praterie- Lettera di Raffaella Milandri
Tempo fa sentii il bisogno di scrivere a Sergio Bonelli, per ringraziarlo.
Perchè è proprio grazie ai fumetti bonelliani , alla filosofia bonelliana , che ho sviluppato e realizzato i miei Sogni: sono diventata una viaggiatrice solitaria, una attivista per i diritti umani dei popoli indigeni, una fotografa umanitaria.
Tex Willer, Zagor e Mister No, fin da bambina, hanno nutrito i miei sogni d'avventura, e alimentato i miei principi di giustizia. E anche oggi, da adulta, faccio regolarmente viaggi nell'universo bonelliano; anzi, per me è una necessità.
Scrissi nella mia prima lettera al grande Sergio Bonelli:
"Sergio, Le scrivo con una gratitudine immensa. Mi spiace che oggi tanti bambini trascurino i Suoi fumetti per i videogiochi. E che perdano quello che io ho avuto la fortuna di apprendere."
La coerenza e il senso di giustizia estrema dei personaggi bonelliani sono infatti le fondamenta di
un mondo romantico dove i personaggi si muovono su binari di eroica e nobile avventura, gli ideali trionfano . Attraverso le pagine di questo mondo, si avverte anche la ricerca di un nitore storico
e culturale. I personaggi bonelliani sono stati sicuramente specchio dell'animo dell'uomo Sergio Bonelli, che mi rispondeva con modestia:
"Le sono sinceramente grato per avermi attribuito il merito delle Sue straordinarie scelte.
Mi complimento con Lei, e confesso molta ammirazione per i Suoi mille viaggi avventurosi e per il nobile scopo che li anima. Dal canto mio sono ormai rassegnato all'idea che un fumetto non
abbia la forza di sensibilizzare i lettori su temi importanti"
Eppure, i fumetti di Bonelli hanno nutrito intere generazioni, fin dagli anni '60; e la sua è l'unica casa editrice che abbia resistito alle intemperie dell'elettronica.
In altre lettere scambiate con Sergio Bonelli, gli ho confidato alcuni passi della mia missione per i diritti umani dei popoli indigeni, e gli ho raccontato, fiera, della mia adozione nella tribù dei Crow; nella sua ultima lettera mi giungeva il suo incoraggiamento:
"Sarò lieto di seguire discretamente, come persona, i Suoi passi e i Suoi successivi successi. Il mio più sincero in bocca al lupo anche da parte dei "ragazzi" di via Buonarroti".
Ho dedicato a Sergio Bonelli il mio primo libro su un incredibile mio viaggio tra i Pigmei:
"Io e i Pigmei.Cronache di una donna nella foresta" che esce in questi giorni.
Gentilissimo Sergio, un arrivederci nelle celesti praterie, e grazie ancora.
Lunga vita a Tex, Mister No, Zagor , Dylan Dog e tutti gli altri Suoi amati personaggi che hanno sempre raccontato tanto del Suo modo di vedere la vita.
E un grande in bocca al lupo a Davide Bonelli.
Fotografa umanitaria e attivista per i diritti umani dei popoli indigeni, viaggiatrice solitaria, scrittrice, Raffaella Milandri pubblica foto, articoli e filmati di sensibilizzazione, denuncia e comunicazione sul tema dei diritti umani e delle problematiche sociali .
Etichette:
avventura,
avventuriera,
Bonelli,
bonelliano,
dylan Dog,
fotografa umanitaria,
ideali,
Milandri,
Mister No,
Raffaella Milandri,
Sergio Bonelli,
Tex,
Tex Willer,
viaggi,
viaggiatrice solitaria,
Zagor
Iscriviti a:
Post (Atom)